Per l’apertura di cassette di sicurezza la Legge prescrive la presenza di un perito estimatore che attribuisca il giusto valore al contenuto lasciato in eredità e custodito in una cassetta di sicurezza.
Se un nostro caro ci lascia in eredità il contenuto di una cassetta di sicurezza, l’Agenzia delle Entrate richiede la presenza di un perito al momento dell’apertura della cassetta per valutarne il contenuto.
Nelle cassette di sicurezza possiamo trovare gioielli con pietre naturali o sintetiche, gioielli in oro o in argento, monete di grande valore o di poca importanza. Oggi, le pietre trattate o sintetiche sono sempre più simili alle gemme naturali. Di qui la necessità di consultare un perito estimatore per assegnare al contenuto lasciato in eredità il suo giusto valore.
Durante l’apertura di una cassetta di sicurezza, seguiamo una procedura consolidata a garanzia della trasparenza e accuratezza del lavoro. L’apertura avviene alla presenza degli eredi, del perito, del rappresentante dell’Agenzia delle entrate o di un notaio e consiste in queste fasi:
Le tariffe delle perizie sono regolate dalle tabelle del Collegio Lombardo Periti (vedi il codice deontologico del Collegio Lombardo Periti) e non sono particolarmente onerose.
È necessario aggiornarsi continuamente per essere sempre a conoscenza delle novità gemmologiche che arrivano sul mercato. I continui trattamenti sulle pietre richiedono studi continui e la frequenza di corsi dell’Istituto Gemmologico Italiano.
Luigi Mario Poli è un accreditato Perito in Preziosi, Consulente Tecnico del Tribunale di Milano e iscritto al Collegio Lombardo Periti, Esperti e consulenti (Matricola 5515).
Iscritto al ruolo dei Periti ed Esperti della CCIAA di Milano MB e Lodi (Numero iscrizione 3528).
Socio dell’Associazione Italiana Gemmologi (Matricola 550) e socio della Borsa Diamanti d’Italia.
Per conto delle Assicurazioni Lloyd’s sono stato relatore della perizia tecnico-estimativa sui gioielli della gioielleria Scavia a Milano.
Luigi Poli incaricato di svolgere la perizia dei beni di Carla Melissa Gabardi, storica dell’arte e curatrice del Museo Poldi Pezzoli.